- Partenza: Rifugio Nant-Borrant, mt. 1459 (ore 8,00)
- Col du Bonhomme mt. 2329 (ore 10,30)
- Arrivo: Les Chapieux – Rif. La Nova, mt. 1577 (ore 13,45)
- Distanza percorsa: 13,16 km
- Dislivelli: +1125 -1051
Partenza sotto un cielo grigio piombo, ma con temperatura gradevole, in direzione Les Chapieux, risalendo la vallata su una agevole mulattiera che dopo pochi chilometri si trasformerà in agevole sentiero.
In 40 minuti arriviamo al Rifugio La Balme (1706 m), e visto che le gambe continuano a girare a meraviglia, facciamo tutta una tirata fino al Col du Bonhomme (2329 m.) dal quale è possibile godere di una bella vista sulla valle di Les Contamines.
Qui l’ambiente diviene severo, tipico delle alte quote.Anche il meteo cambia: dapprima con gelide folate di vento e, in breve, con i primi timidi rovesci che nascondono, INCREDIBILE (!!!), fiocchi di nevischio.
In altri 40 minuti raggiungiamo a più di 2400 metri il Col de la Croix du Bonhomme e, poche decine di metri più a valle, l’omonimo Rifugio (Refuge Col de la Croix du Bonhomme, 2443 m.). Il termometro esterno indica 3°C e la precipitazione assume sempre di più connotati bianchi, anche se non attacca al suolo.
Ripartiamo belli coperti verso il posto tappa, su sentiero aperto, ma infido e scivoloso, tanto che Ale ne fa le spese con una scivolata che le procura un taglio al dito di una mano (Ah! Ah!, come direbbe l’amico di Bart Simpson Nelson ^_^).
Scendendo di quota ci accompagna una gelida pioggerellina per ampi e splendidi pascoli che degradano fino all’abitato di Les Chapieux, dove prendiamo posto in una camera doppia con doccia !!!
All’albergo-rifugio gran casino di gente e il servizio ne risente, ma la cena non è malvagia. A farci compagnia al tavolo 2 italiani, motociclisti: l’effetto è strano, dato che non parlavamo la nostra lingua da diversi giorni.
Il giorno seguente rientreremo in Italia con un tappone tremendo !