- Partenza: Champex, mt. 1600 (ore 8,15)
- Bovine, mt. 1990 (ore 12)
- Col de la Forclaz, mt. 1527 (ore 13,15)
- Arrivo: Trient, mt. 1300 (ore 14,30)
- Distanza percorsa: 16,6 km
- Dislivelli: +1484 -1669
Evidentemente le nostre lamentele sul gran caldo del giorno precedente hanno funzionato ! Dopo una frugale colazione ci addentriamo nel bosco e nella nebbia, già vestiti in attesa del peggioramento meteo: una sottile pioggerellina cade già in maniera costante dal primissimo mattino. Purtroppo dovremo rinunciare al passaggio sulla mitica Fenetre d’Arpette e ripiegare sul più tranquillo itinerario dell’ Alpe Bovine per raggiungere la prossima meta.
In un vallone in salita un pallido sole sembra far capolino e squarciare la cappa di nubi. Purtroppo l’illusione dura pochi minuti e nel successivo ripido tratto in salita nel bosco, poco prima di uscire allo scoperto sui verdi pascoli, inizia un vero e proprio acquazzone che allaga letteralmente il sentiero in pochissimi minuti. L’acqua ci prende un po’ alla sprovvista e ci bagniamo fino alle ossa prima di raggiungere l’alpeggio Bovine, dove spendiamo volentieri 10 euro per qualche bevanda calda e un tetto.
Ripartiamo con un rapido cambio di maglietta, ma la pioggia non molla, si insinua in tutti i pertugi dei nostri poncho amatoriali e, addirittura, in vista del Col de la Forclaz, si scatena una vera e propria bufera con fortissime folate di vento che portano via anche le sedie del rifugio sull’omonimo passo !
Infreddoliti, ci buttiamo giù a capofitto nel bosco verso il piccolo paesino di Trient, dove il Relais du Mont Blanc ci accoglie per una doccia calda e un riposino pomeridiano.
2 ore di pennichella e una cena abbondante prima di andare a nanna sotto un cielo ancora imbronciato saranno sufficienti a recuperare le forze ?
Purtroppo le foto della giornata odierna sono pochine: in questo caso ho sentito la mancanza di un corpo macchina e di un obiettivo tropicalizzato, magari qualche scatto interessante poteva venir fuori.