Giornata di trasferimento sull’isola di Fuerteventura. La nostra Toyota Auris fa rotta verso sud lasciandosi alle spalle le belle spiagge del nord. In particolare è bene citare El Cotillo: un luogo imperdibile per chi visita l’isola, a patto di percorrere qualche chilometro di strada sterrata, ne vale assolutamente la pena.
Percorriamo lunghe lingue di asfalto che tagliano in due l’interno desertico: sembra di trovarsi in quello che l’immaginario collettivo associa ai film americani ambientati nei deserti rocciosi americani del Nevada o dell’Arizona. Il sole picchia duro, ma in breve arriviamo nella regione di Betancuria, ricca di colline baciate dal sole con uno splendido panorama. Il capoluogo è situato in una valle più chiusa e ricca di mulini a vento che pompano acqua in laghetti in superficie: questo ha consentito la proliferazione di un’area verde ricca di palme molto suggestiva visto il contrasto con i dintorni aridissimi.
La zona è una riserva naturale ricca di avifauna: direttamente dalla macchina è possibile osservare anche diversi rapaci, spesso appollaiati a bordo strada. Purtroppo vista la tabella di marcia non abbiamo molto tempo, ma la zona è molto interessante per la caccia fotografica.
Il nostro itinerario tocca poi il paese di Pajara e vira poi verso l’Oceano, in direzione di La Pared, dove incontriamo nuovamente la civiltà e le infrastrutture turistiche. L’ambiente è molto selvaggio e le onde increspate dal vento ben sottolineano questa condizione.
Arriviamo a Jandia prima del previsto, nel primo pomeriggio. Sbrigate in fretta le formalità alberghiere ci dirigiamo un po’ fuori paese per cercare qualche spiaggetta solitaria. Qui ci troviamo nella costa meridionale dell’isola che presenta generalmente un mare calmo o poco mosso, una brezza di vento costante (indispensabile per sopportare il sole e il caldo) e lidi sabbiosi lunghissimi.
Optiamo per una spiaggia poco oltre Butihondo e dopo un riposino ristoratore ne approfitto per utilizzare Ale come modella e divertirmi con il Samyang 85mm e qualche ritratto.
La giornata ricalca la falsalinea delle precedenti: clima fantastico, relax e una pace difficile da descrivere. Quando il sole inizia a calare verso l’orizzonte alcuni simpatici piovanelli fanno la loro comparsa sul bagnasciuga.
Tornando verso Jandia, approfittiamo di un panoramico belvedere per immortalare una delle attrazioni naturali più famose di Fuerteventura: la spiaggia di Sotavento, una lunga lingua di sabbia parallela alla costa e raggiungibile più o meno facilmente a seconda della marea a piedi con una bella passeggiata. Domani sarà la nostra meta.
E adesso la galleria riepilogativa: