Una delle categorie più affascinanti della fotografia è sicuramente quella relativa ai paesaggi notturni. Se si hanno pazienza e volontà non è necessario trovarsi in montagna, nel deserto o su un’isola sperduta in mezzo al mare per portare a casa qualche buono scatto. Certo, si dovranno sempre fare i conti con l’inquinamento luminoso prodotto da lampioni, fabbriche case e altro, ma a volte proprio questo può diventare un elemento dell’immagine.
Una cosa che ho avuto modo di apprezzare ultimamente è, appena uscito dal lavoro, prendere una pizza e guidare fin sulle colline capannoresi, percorrere un po’ di sentieri in modo da allontanarsi da strade e case e stendermi su un prato a mangiare in attesa del tramonto.
Nel frattempo è possibile posizionare il cavalletto in modo da studiare una composizione piacevole e, una volta sopraggiunta l’oscurità, schiacciare il telecomando e lasciare che la fotocamera riprenda minuti e minuti di spettacolo notturno scattando una foto ogni tot secondi. Una volta tornato a casa (grazie all’aiuto di una torcia frontale ^_^) è possibile rimettere insieme questi scatti in modo da unirli e scoprire le scie delle stelle ed eventualmente di qualche satellite.
Un classico della fotografia notturna è la luna: grazie ad un buon teleobiettivo è possibile ottenere un forte ingrandimento ed apprezzare qualche dettaglio della sua superficie.
Ma il soggetto più emozionante rimane sempre lei: la Stazione Spaziale Internazionale. Ad ogni passaggio visibile è impressionante pensare che lassù stanno viaggiando altri esseri umani a più di 350 km di distanza !
Per concludere: il bello della fotografia è dato dal fatto che non ci sono limiti alla creatività, tutti fuori a scattare!