Bellissima escursione di inizio estate nella suggestiva cornice del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, accompagnati da un sole caldo e abbagliante che ha contribuito a mettere in risalto i cumuli nuvolosi che si sono sviluppati tutt’intorno nel pomeriggio.
Questo itinerario è un classico del Parco e, con un dislivello di più di 1000 metri e alcuni passaggi su nevai, rappresenta un bell’impegno fisico. La partenza è dal minuscolo paese di Foce di Montemonaco.
La prima parte del percorso segue una facile mulattiera che risale la valle, ma poco sopra quota 1200 metri il tracciato si perde sotto un gigantesco nevaio da accumolo valanghivo che ha rappresentato un bell’enigma nel proseguimento verso il lago. Grazie a cartina e GPS, siamo riusciti a ricongiungerci con l’itinerario segnato più a monte, in corrispondenza di una ripida serie di tornanti che sale ad un altro ampio vallone colmo di fioriture di stagione.
Proseguendo per brevi nevai e lunghi pianori, tenendo come punto di riferimento l’evidente parete rocciosa del Pizzo del Diavolo, si giunge alla testata della valle che cela alla base di un vasto ghiaione il Lago di Pilato.
Sul suo conto esistono varie leggende, la più suggestiva delle quali vuole che tra le sue acque sia annegato Ponzio Pilato, condannato a morte dall’imperatore Tiberio. Il suo corpo sarebbe stato caricato su un carro trainato da bufali e lasciato vagare fino a raggiungere la riva del lago, in prossimità del quale, gli animali si sarebbero immersi a gran velocità, come se inseguiti…
Il ritorno avviene sul medesimo tracciato dell’andata.
Di seguito un po’ di foto della giornata: