Settembre 2012. Queste ultime vacanze dell’anno le passiamo relativamente vicini, in Sardegna, meta più volte presa in considerazione, ma poi sempre “superata” da altre località. Stavolta no: abbiamo prenotato il volo Ryanair da Pisa a Cagliari con un paio di mesi di anticipo spuntando un buon prezzo e poi ci siamo affidati all’autonoleggio per avere la piena autonomia e goderci i 12 giorni sull’isola nel modo che abbiamo ritenuto più vario: 5 giorni nel Sulcis-Iglesiente, la parte occidentale del sud dell’isola e 6 giorni nella parte est, quella caratterizzata da Villasimius e Costa Rei (che andremo a raccontare in un altro articolo).
Il viaggio d’andata è stato caratterizzato dal maltempo, che ci ha accompagnato, purtroppo, per i primi 2 giorni e mezzo di vacanza… Settembre può essere un mese molto piacevole per organizzare le ferie visto che i prezzi scendono e c’è meno affollamento, ma è soggetto a contrattempi dal punto di vista climatico. Ne abbiamo approfittato per percorrere in auto un sacco di chilometri e farci un’idea di questa parte di Sardegna, ricca di giacimenti minerari. Inoltre abbiamo approfittato di ogni “finestra” di tempo buono per sdraiarci, riposarci e leggere un buon libro.
Il nostro “quartier generale” in questa prima parte di vacanza è stato Iglesias, capoluogo di questa provincia sarda. Il paese ha un piccolo centro storico abbastanza carino ed è equidistante dalle principali località balneari. In questo periodo, inoltre, varie località archeologiche lì vicino (siti nuragici, antiche arene fenice, ecc.) sono state utilizzate per delle rappresentazioni teatrali nell’ambito di una manifestazione chiamata “Le Voci di Astarte”. Noi abbiamo avuto il piacere di vedere 3 diverse opere e tutti gli spettacoli sono stati veramente molto belli. L’hotel Jenas presso cui abbiamo soggiornato, invece, aveva il solo pregio del costo, veramente basso.
Una delle località balneari che volevamo assolutamente visitare era Piscinas, un lunghissimo litorale di sabbia dorata inserito in un contesto selvaggio fatto di boschi, miniere e deserto! In questa zona, infatti, grandi dune di sabbia penetrano nell’interno per qualche chilometro, creando un ecosistema unico nel suo genere nel Mediterraneo.
Niente resort o negozietti lungomare qui, solo la spiaggia, il bel mare color verde smeraldo e qualche resto della vecchia attività estrattiva.
A metà settimana, con il tempo meteorologico oramai guarito, abbiamo visitato a più riprese anche l’Isola di Sant’Antioco, collegata alla Sardegna da un sottile istmo di terra e un ponte. Qui ho potuto apprezzare un fritto misto veramente degno di nota, direttamente nel paese principale, dove una cooperativa di pescatori si trasforma, dal tardo pomeriggio, in friggitoria e produce questi cartoni già porzionati veramente ottimi e a buon mercato. Da segnalare anche il bel paese di Calasetta, dove abbiamo potuto goderci un bel tramonto dalla omonima torre di avvistamento.
Altre località turistiche visitate sono Buggerru e Portixeddu, caratterizzati da lunghi arenili, mare sempre limpido e cristallino e un entroterra selvaggio e boscoso. La giornata di trasferimento verso est, invece, l’abbiamo dedicata a Chia, rinomata località non distante da Pula, nella Costa del Sud. Qui il turismo è molto più sviluppato, con numerosi grandi alberghi e diversi campeggi inseriti in modo più o meno delicato nel contesto paesaggistico locale. La spiaggia visitata, una delle numerose presenti, ci ha regalato una bella giornata di relax intervallata da piacevoli bagni rinfrescanti in un mare ancora una volta limpidissimo.
Siamo rimasti in questo piacevole luogo fino al tramonto, per goderci gli ultimi raggi di sole in piena tranquillità, prima di riprendere l’auto e trasferirci nel successivo “quartier generale”, ma questa è un’altra storia…
A voi la galleria !
bellissimo tutto! Ho scoperto ora il blog sulle orme delle vostre foto apuane, siamo vicini di casa. 🙂 Vorrei darvi un suggerimento, se amate la Sardegna e la montagna, non fatevi sfuggire il Supramonte e il Golfo di Orosei: i percorsi per le cale sono meravigliosi su scalette attrezzate per scendere le falesie. Una su tutte, Cala Biriola, poi Cala Goloritzè e la codula fuili da scendere in cordia doppia! Non ve ne pentirete, si tratta di luoghi straordinari.